mercoledì 11 luglio 2007

Fantasmi

Quello che era successo era rimasto tutto molto aleatorio, come sospeso nell’aria. Non c’era modo di capire se fosse accaduto realmente o se ogni cosa fosse solo il frutto di un sogno.
I ricordi sono questo: hanno la consistenza dei fantasmi, che ti passano attraverso, da parte a parte. Per quanto ti possa sforzare non riesci mai a prenderli. Non riesci ad afferrarli. Non riesci a trattenerli. Ed anche quando vorresti più di ogni altra cosa al mondo poterli catturare, racchiuderli in un piccolo scrigno a forma di cuore, e di tanto in tanto riassaporarli con la memoria, loro fuggano via, selvaggi, e ti lasciano con un solo acido sapore di sconfitta in bocca.
Quei giorni erano stati proprio questo: fantasmi selvaggi. Era l’unico modo in cui riusciva a definirli.

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