giovedì 6 gennaio 2011

C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo

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Ho smesso di dire bugie perché ho perduto l’immaginazione ma non c’è nulla di affidabile nelle mie verità.

La storia di una certa ragazza mi fa ancora male, non trovo quello che cerco e quello che cerco ormai non può più essere lei, lei mi ha mandato a vedere se il gallo aveva fatto l’uovo e quando sono tornato e le ho detto di si mi ha mandato a quel paese e mi ha detto di non farmi più vedere. Per un po’ ci ho provato, ma sai bene che quando l’amore si spegne è più freddo della morte. Il problema è che le due parti in causa non si spengono contemporaneamente e quando sei la parte ancora accesa preferiresti essere morto.

È incredibile come le parole possano imitare la saggezza.

D.D.: A cosa non rinuncerebbe?
Io: È stupido pensare che non possiamo abbandonare ogni cosa. Siamo fatti di questa rinuncia.

Se ti ostini a cercare qualcosa corri il rischio di trovarla.

Vorrei amare ancora, dare il meglio di me a una ragazza. Il problema è che non so cosa sia il meglio di me, non sono sicuro che ci sia un meglio in me.

Quando un aereo perde la rotta basta una manovra per ritrovare le coordinate ma quando un treno deraglia non c’è più molto che si possa fare.

c’era un’idea che mi ronzava in testa, cioè che magari non saremo mai in grado di capire del tutto qualcuno, tanto meno chi più amiamo, ma possiamo comunque amarlo senza riserve. Secondo me amare una persona è forse più facile che capirla ma molto più pericoloso perché l’amore fa sempre male. Si può cercare di capire qualcuno ma non si può cercare di amarlo. L’amore nasce involontario. L’amore può aumentare o diminuire fino a sfumare del tutto ma non si può imporre. A volte ci piacerebbe amare una certa persona, possiamo addirittura dire che quella persona ha tutte le qualità perché ci innamoriamo di lei ma questo non accade. Con uno sforzo più o meno grande ci si abitua a chiunque ma abituarsi non è amare. Non so se le mie idee sono giuste oppure assurde ma tendo a credere che l’amore esiste, che è un’invenzione dell’uomo e che ora è fuori controllo.

Quando si pensa all’amore le idee non hanno consistenza e forse è questo il motivo per cui i grandi filosofi hanno eluso l’argomento ma per quanto stucchevole è ovvio che la nostra piccola vita gira intorno a qualcuno che ha fatto di noi degli idioti felici o dei saggi pieni di risentimento.

Ognuno conosce l’odore del proprio corpo e lo accetta, il difficile è accettare odori altrui. L’amore è un patto tra odori, tra tipi di pus che cercano di convivere. Se arrivai al punto di stancarti del tuo stesso odore, cosa possono aspettarsi gli altri. L’ideale è stancarsi per primi ma questo non sempre accade.

Era una ragazza così dolce. Quello che mi è sempre piaciuto di lei era il suo silenzio, non era un silenzio qualsiasi, era pieno di contrasti e piccoli silenzi concentrici come onde in uno stagno. Lei non cercava di capirmi, sapeva che era stupido pretenderlo. Odio la gente che capisce, non c’è nulla di più sporco e abbietto, capire è l’insulto peggiore, una balla in confezione regalo. Tra noi due non c’era bisogno di capire: io avevo il mio dolore pieno di parole e lei il suo silenzio.

Efraim Medina Reyes

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