La seconda supereroina con cui era stato si chiamava Soap Opera. Fin da bambina, Soap Opera adorava la tv. Riusciva a provare più empatia per i personaggi televisivi che per le persone reali. Guardava così tanta televisione, si appassionava a tal punto alle vite dei protagonisti del piccolo schermo, che il suo legame con la tv era diventato biologico. Aveva incominciato a piangere televisioni. Quando Soap Opera era triste, minuscoli televisori le spuntavano dagli occhi e le scendevano lungo le guance.
Tom non era affatto gentile con Soap Opera: lui non aveva neanche la tv e quando andava a trovarla a casa la trattava male apposta per vederla piangere.
Ne aveva concluso che esisteva un’unica quantità di denaro: mai abbastanza.
Persino la Clessidra, unica tra i supereroi a viaggiare nel tempo, non crede che il suo superpotere sta niente di eccezionale. Ti fa notare subito che tutti sono in grado di viaggiare nel tempo, e infatti procedono in modo costante e inesorabile verso il futuro: un vero superpotere sarebbe la capacità di non viaggiare affatto nel tempo, di arrestarsi nel presente.
Andrew Kaufman
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