Sono in ritardo, quasi in ritardo, forse faccio in tempo, ma non sono mai in tempo, sono fuori tempo, fuori scala, sono stonato, non conteggio le parole, e i numeri si sciogliono, tra lingua e denti, si fanno sempre più liquidi, e non riesco a tenere il tempo - uno due tre, uno due tre - mentre il tempo mi sfugge via di mano, credevo di possederlo invece ne ho le tasche bucate vuote, non so più dove l'ho messo, quando mi avanzava e lo guardavo avanzare come un esercito su di una pianura stesa ad asciugare al sole di un'estate di molto molto tempo fa.
Quanto ci affanniamo per essere puntuali quando ormai il punto è preciso e lo sappiamo tutti, sia io che tu: siamo in ritardo e più passa il tempo e meno farà male, meno male, rendersi conto che le energie sprecate o lo stress accumulato è servito soltanto a fare passare in qualche modo il tempo, lo stesso tempo di cui sopra.
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