Con un giorno di ritardo mi piacerebbe parlare del tanto discusso esperimento del CERN di Ginevra. Anche solo per il semplice fatto di conoscere una persona che a quel benedetto acceleratore di particelle ci ha lavorato, dando il suo contributo al progetto, un paio di parole dovrei spenderle, no? Il fatto però è che stringi stringi sempre di fisica si tratta e per quanto mi possa sforzare la fisica è forse un po' fuori dalle mie possibilità/capacità di comprensione. Non nascondo un certo interesse, o curiosità, nel sapere alcune cose, specialmente riguardanti l'universo e tutto quanto: in fondo chi non è spinto a farsi delle domande, quando di notte magari ti capita di alzare lo sguardo e perderlo nel cielo stellato; ma questo è tutto un altro discorso. Mi piace leggere dei libri che trattano argomenti quale il big bang, le supernove, e tutta l'astronomia in generale; ma si tratta sempre di divulgazione per profani, libri come quelli di Stephen Hawking, o comunque roba dove non c'è molta matematica, se non punta. Questo esperimento dell'acceleratore è tutta un'altra cosa: posso aprire la bocca in una espressione meravigliata, per quello che mi è parso di capire, ma sono sicuro che chi capisce veramente le cose vede tutto l'esperimento sotto una prospettiva completamente diversa, e ancora più straordinaria.
Quello che mi dà un po' fastidio, o per lo meno mi fa un po' strano, è l'attenzione che i media hanno cominciato a dare all'evento. Così, di punto in bianco, come se fosse apparso all'improvviso dal nulla, si è cominciato a parlare di questo esperimento; quando invece la persona che conosco ha lavorato all'acceleratore quando ancora suo figlio non era neppure nato, mentre ora il pargolo si appresta ad andare in prima elementare.
Chissà a cosa stanno lavorando ora gli scienziati, sotto quale eccitazione stanno vivendo, per cose che magari i media decideranno di portare all'attenzione di noi poveri plebei magari solo fra una decina d'anni.
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