Marlene Kuntz
L'ho comprato da più di una settimana (comprato, si, perchè certi dischi non si possono che comprare), e non sono riuscito a scriverne neppure una riga fino ad oggi. Non perchè non sia un bel disco, bello, bellissimo, ma perchè ogni cosa che scrivevo mi sembrava di una banalità infantile, messa a confronto con gli stupendi testi di Godano.
Ogni canzone ha parole misurate, mai buttate lì a caso, ma allo stesso tempo di una musicalità e di una peosia davvero straziante. Sono lontani i tempi di Catartica e Il Vile, ma questo non deve essere preso come una nota negativa. Con questo disco, difficile per i più, me ne rendo conto, come quasi tutti gli utlimi lavori del gruppo di Cuneo, i Marlene sono di nuovo usciti allo scoperto, lasciandosi vedere per quello che sono sempre stati: una band di rock alto, fatto non solo di chitarre e suoni sferraglianti, ma anche di testi e frasi uniche.
Un disco che parla dell'amore, sviscerandolo in tutte le sue più piccole sfaccettature. Come se ci trovassimo di fronte ad un diamante, ed analizzassimo ogni suo singolo luccichio.
Fantastico ed illuminante.
01 Canto [5:03]
02 Musa [5:03]
03 111 [5:40]
04 Canzone Ecologica [3:50]
05 fantasmi [4:40]
06 La Ballata dell'Ignavo [5:29]
07 Abbracciami [4:27]
08 Sapore di Miele [4:48]
09 Canzone Sensuale [4:38]
10 Negli Abissi tra i Palpiti [4:54]
11 Stato d'Animo [4:51]
12 Uno [3:48]
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