"Ti chiamerò Daisy."
"E io ti chiamerò Benjamin."
Viaggiamo sulla stessa autostrada, ma in carreggiate diverse. Possiamo incontrarci in un'area di servizio, mangiare qualcosa in un autogrill, innamorarci e scopare nei cessi sporci; ma poi dovremo riprendere il nostro viaggio, e il nostro viaggio procede in direzione opposte.
Prima di venir affetto da demenza infantile, primi sintomi di Alzheimer ad otto anni, rivedere quel volto stupendo dai capelli rossi di Cate Blanchett, e aspettare di nascere, o di morire, a seconda dei casi.
"Ti chiamerò Daisy."
"E io ti chiamerò Benjamin."
Ma in quell'autogrill faremo le stelle, avremo il cielo su cui danzare, e non ci sarà luna capace di offuscare la nostra esuberanza, o la felicità che non esauriremo. E anche dopo, una volta ripresa ognuno la propria strada: guardare lo specchietto retrovisore e vedere le spalle dell'altro allontanarsi; ma pensarsi e amarsi di continuo. Perché l'amore è un sentimento, e come qualsiasi sentimento prescinde dal corpo e dal fisico e dai confini materiali: lo spazio si annulla, e:
"Ti chiamerò Daisy."
"E io ti chiamerò Benjamin."
Giudizio: Dvd
- Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema
- Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio
- Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv
- Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia
2 commenti:
leggere l'intero blog, pretty good
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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