lunedì 21 settembre 2009
L'altra faccia della medaglia
A nulla è servito: chiudersi nel silenzio, arrotolarcisi ben bene, confezionarsi con carte da regalo, infiocchettarsi con nastri colorati per apparire più eleganti; imparare dai gatti a far le fusa o dai cani a scodinzolare ai bordi delle strade, per poi usare le unghie e graffiare, o mordere a tradimento quando meno te lo aspetti, cercare di far male nascondendosi dietro la scusa di voler giocare. Siamo animali che portano i pantaloni - ci vergognamo a tal punto - e quando ci prendiamo per la collottola a vicenda ci portiamo sempre in posti nuovi che l'altro non conosce: apprezziamo questo modo di viaggiare perché nel lato bello pensiamo che sia pur sempre un bacio; ma è strano rendersi conto, tutto ad un tratto, quando siamo lontani e soli, distanti quel tanto da non annusare l'altro, o i suoi pensieri perché lui o lei non ci pensa quando non si vede, rendersi conto brutalmente, come al risveglio da un bel sogno, che per prendersi la collottola, vedila come ti pare, ci siamo pur sempre morsi. Per questo a nulla è servito leggere quel che si legge o vedere quello che si vuole vedere; perché una monetina lanciata in un pozzo senza fondo non suonerà mai, per quanto tu possa aspettare fino all'infinito e oltre un suo minimo tintinnio.
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