lunedì 12 ottobre 2009

District 9


Il cielo sopra Johannesburg non è il cielo sopra New York, o qualche altra importante città americana, ma è un presente fantascentifico di un astronave circolare a gravitare a metà, tra le nuvole e il terreno. Operazione di salvataggio per alieni che sembrano essere finiti sulla Terra per sbaglio, denutriti, impauriti, indifesi. Si decide di accoglierli con uno slancio di 'umanità' che dura il tempo necessario per relegare tutti quanti in una zona a basso rischio di incontro. District 9 è un ghetto di baracche addossate le une sulle altre, strade scavate tra le montagne di spazzatura, criminalità umana ignorata fino a quando non è indispensabile ai propri fini.
Razzismo fatto di nomignoli radicati dentro la corteccia anche quando il punto di vista cambia. E quando cambia cambia radicalmente, mutando la pelle e sputando via denti nel mangiarsi le unghie tutte. Peccato che la mutazione avvenga solo in parte, nascondendo il centro di tutto e mostrando l'inizio (fatto di vomito nero inchiostro, nausea e svenimenti) e la fine (costruendo fiori riciclati, con occhi tristi ingobbiti sullo schermo nero), altrimenti sarebbe stata una bella botta di cambiamento di opinioni, dove tutte le frecce cambiano direzione e gli indifesi diventano supertecnologici, pacifici in confronto a noi, che in laboratori anestetizzati bruciamo corpi non nostri per ricavare qualche utile. Corpi alieni che ti lasciano privo di forze, rischiando la vita, fino all'ultimo sparo; fino a quando loro non ti accolgono come pari e tu ti domandi come si traduca umanità nel loro linguaggio. E' il concetto che non c'è, risponderebbero loro: noi abbiamo di meglio.

Giudizio: Tv
  • Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema
  • Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio
  • Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv
  • Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)