Quando vidi il trailer, all’epoca della sua uscita al cinema, pensai dentro di me che questo Knockout poteva essere un buon film godibile a casa, seduto o sdraiato sulla poltrona. Gli ingrediente per renderlo una pellicola abbastanza attraente, ma non troppo da farmi andare al cinema, c’erano tutti, a partire dal cast che raggruppa vari nomi noti (lasciando però il ruolo della protagonista a una sconosciuta), e la regia, con quel Soderbergh capace di sfornare prodotti di buon intrattenimento. Mi ero dimenticato però che quello stesso Soderbergh è al contempo capace di tirare fuori dal proprio cilindro anche delle discrete vaccate. Questa sua ultima fatica rientra purtroppo nella seconda categoria, quella delle vaccate.
Allo stesso tempo devo ammettere che il trailer non traeva in inganno presentando un film diverso da quello che poi sarebbe stato. Il problema è l’esatto opposto, se così si può dire, perché il trailer era il film. C’erano tutte le scene, e non dico le scene clou ma proprio tutte le scene! Quel che manca al trailer sono solo gli inseguimenti, forsennati e lunghissimi, che però non aggiungano niente alla trama già mostrata.
Alla fine della visione ti sembrerà che il film sia riassumibile solo con la fuga da Dublino. E un cervo.
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