Another earth è un pianeta gemello al nostro che appare un giorno sulla volta del cielo. Poco lontano da noi, nello spazio, alla stessa distanza della luna, un pianeta del tutto uguale al nostro, con la stessa capacità di accogliere vita, sul quale vivono persone come noi, se non noi stessi.
Another earth, o earth 2 come viene chiamato da alcuni giornalisti del film, appare all’orizzonte proprio come Melancholia appariva all’orizzonte nel film di Lars Von Trier. Da un certo punto di vista Another Earth è Melancholia in Melancholia, e Melancholia è Another Earth in Melancholia. In ballo ci sono gli stessi pianeti, cambia solo il punto di vista. Come viene esplicitato in modo palese da una battuta del film: tutto dipende dal nostro egocentrismo. Come mai chiamiamo loro Earth 2? Credi che loro si riferiscano a loro stessi chiamandosi Earth 2? Noi ci sentiamo gli abitanti di Earth 1 ma per loro siamo gli abitanti di Earth 2, noi e non loro.
Alcuni dicono che Another Earth, il film, sia più fantascientifico di Melancholia, con il quale comunque condivide l’assunto dell’apparizione di un nuovo pianeta a due passi da noi. Earth 2, o 1, come volete, non ci verrà addosso, ma rimarrà sempre alla stessa distanza. Nonostante questo non è del tutto giusto etichettare la pellicola come fantascientifica. Nel suo animo, nella sua storia, c’è la stessa drammaticità del film dell’autore danese, solo che in questo caso manca magari di carica metaforica, ricca invece nel lavoro di Von Trier. Non per questo Another Earth è da prendere alla leggera. Non è un film tranquillo con cui passare una serata scollegando il cervello. Vi farà riflettere, ragionare, pensare. E vi farà soffrire, già dalle primissime scene.
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