C'e un gatto. Piccolo. Un cucciolo. Potrebbe essere anche un cane. Sempre piccolo. Sempre un cucciolo. Una specie di peluche animato. Questo cucciolo si aggira per casa e te non riesci a non guardarlo in modo bonario, con gli occhi teneri. Lo vedi annusare le stanze, fermarsi negli angoli, leccarsi le zampe. Ti azzardi ad avvicinarti a lui e cominci a lisciarlo. Lui in un primo tempo comincia a fare le fusa. All'inizio piano, poi sempre più forti. Un ronfo, alla fine, che sveglierebbe un'intera mandria di elefanti. Dopodichè, senza alcun preavviso, dalle coccole passa al gioco. Si sdraia per terra, si gira con la pancia all'insù, e si lascia grattare. Per un po'. Per un altro po'. Poi tira una specie di zampata, a pugno chiuso se mai la sua zampa potesse chiudersi a pungo. Si rotola per terra e continua a prendere di mira la tua mano. Ogni tanto gli dà un morso, ogni tanto fa assaggiare le unghie. Fino a quando, sempre nel gioco, il tuo sangue comincia a sanguinare. Un po' come le tue parole che cominciano a parlare. Tu guardi questa lingua rossa uscire dalla tua pelle, ma non dai la colpa al gatto. Non dai la colpa al cucciolo. Non si può dare la colpa ad un peluche. Nonostante ti abbia ferito non sei capace di non guardarlo allo stesso modo di prima: inclinando magari la testa leggermente da una parte e perdendoti nel tuo mondo. Metti in pausa il resto e guardi un gatto.
E' un animale piccolo, all'inizio dei suoi giorni. C'è qualcosa che attraversa chiunque e fa schiudere un po' di felicità. Forse è perchè è così indifeso e così fragile. Basterebbe un nonnulla a sciuparlo, a fargli del male. Ad eliminarlo per sempre. Sai che sotto certi aspetti non è completo, che è un animale che sta creascendo e che deve ancora diventare adulto; ma nonostante questo non riesci a non guardarlo mentre si lava la faccia leccandosi prima la zampa e poi strusciando quest'ultima con tenerezza sul muso. Gli perdoneresti tutto: i graffi alle mani mentre giocate, le eventuali cacate e/o pisciate sparse per la casa. Tutte le cose che poi, dopo qualche anno, non saresti più disposto a perdonare. Gli stessi graffi sulle mani, le stesse pisciate e/o cacate sparse per la casa; così come i rivestimenti dei divani e delle poltrone rovinate, utilizzati come utensili per affilare le sue unghie. Sempre le stesse cose, identiche. E' lui che però non è più uguale. E' cresciuto. E' diventato grande. Si è in qualche modo completato.
Once è un cucciolo destinato a rimanere per sempre cucciolo. Lo guardi e ti ostini a non tener conto della stupenda colonna sonora. Lo guardi e rivedi le strade che le tue scarpe hanno calpestato. Lo guardi e ti immergi nella sua atmosfera. Lo vivi ad un livello puramente emotivo. Ed è un bene. Se ti dovessi fermare un attimo e fare magari un passo indietro, uscire dal tuo corpo e come una nuvola con la tua sagoma distaccarsi da quel che sei, potresti accorgerti magari che qualcosa non va, che c'è un sapore un po' acre che ti lascia in bocca e ti fa aspettare, ti fa aspettare. Aspettare. Aspettare. Anche dopo i titoli di coda. Ma Once è un cucciolo stupendo, che gioca con la forza che ha la musica e l'incontro di persone, e l'annusarsi, e il fermarsi a due millimetri dal prendere la scossa, il non poggiare per un pelo la mano su quel filo con appeso il segnale di alto voltaggio. Once mostra con immagini, con una chitarra ed un pianoforte, cosa significa quella sensazione che straripa dalle vene: è l'immagine cinematografica dell'adrenalina tracotante del fermarsi un attimo prima. Non ti importa se magari non è completo, o se per caso non è adulto: non riesci a trattenerti dal prenderlo in braccio e stringerlo tra le mani, coccolarlo, proteggerlo e accudirlo. Se crescesse, se diventasse grande, o se perdesse la propria innocenza così come il pelo, potresti non perdonargli più i graffi, le ferite e le eventuali cacate e/o pisciate sparse per casa, o proprio sotto la televisione.
Giudizio: Dvd
- Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema
- Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio
- Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv
- Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia
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