Sublimare:
1. (lett.) innalzare ad alte cariche e onori; (fig.) elevare spiritualmente: sublimare al pontificato; sublimare alla gloria dei cieli; un insegnamento che ci sublima; sublimare gli istinti, (psican.) indirizzarne l'energia verso fini più alti deviandola da sbocchi nocivi.
2. (ant.) far rialzare:
Come la fronda che flette la cima
nel transito del vento, e poi si leva
per la propria virtù che la sublima
(DANTE Par. XXVI vv. 85-87)
3. (chim. fis.) depurare una sostanza solida facendola passare direttamente allo stato aeriforme, e condensando quindi il vapore in modo da ottenere un solido cristallizzato || v.intr. (chim. fis.) detto di sostanza, passare direttamente dallo stato solido a quello aeriforme || sublimarsi, v.intr.pron. (ant.) erigersi verso l'alto: monte che si sublima a grande altezza || v.rifl. (fig.) rendersi sublime: sublimarsi nella rinuncia.
Dal latino tardo sublimare, derivante dal latino classico sublimis 'sublime'; il significato del verbo intransitivo proviene dal latino medievale degli alchimisti.
2 commenti:
sublimare= ripiego.
non so... per me sublimare è la forma più alta di conoscenza.
LWV
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