martedì 15 dicembre 2009

The Reader


"Cosa ci facciamo qui?"
"Cerchiamo di capire."
Capire il silenzio, le sigarette fumate di traverso sulle scale e sui gradi dei tribunali; capire la storia che racconta del passato e del passato ancora più indietro, di due tre quattro passi fatti in campagna su due biciclette senza freni, quando ancora si poteva fare una gita del genere, baciare la propria madre davanti all'evidenza e agli scout seduti alle stesse panche, rivisitare con le lacrime luoghi e posti che non sono solo cori ma anche e soprattutto fiamme. C'era la neve, e i bombardamenti, e tutto quel poco tempo per prendere decisioni, non è possibile dimenticarlo. E c'era anche la vergogna, quella che si preferisce nascondere per sempre per l'ergastolo, pur di non affrontare: cosa?
Il senso di colpa, per non aver alzato la mano, per non aver avuto trovato il coraggio o il perdono per continuare a camminare insieme a tutti gli altri. Il senso di colpa del silenzio che si trasforma in cassette e cassette, registrazioni analogiche da far partire premendo due tasti contemporaneamente. Questa è l'espiazione di colpe che non è possibile cancellare o non vogliamo cancellare. Per poi vomitare tutto, parole pensieri opere, soprattutto omissioni, amori lacrime, quando ormai è troppo tardi. Rimanere di ghiaccio di fronte al tempo che passa ma che continua ad echeggiare nella propria testa, che sussurra ancora alle orecchie di un dolore mai del tutto perdonato. Quando si capisce che non è vero: che tu non hai il potere di farmi soffrire, non conti abbastanza.

Giudizio: Cinema
  • Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema
  • Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio
  • Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv
  • Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia

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