lunedì 23 giugno 2014

Tennis, tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)

Più riguardo a Tennis, Tv, trigonometria, tornado
Ero, anche per gli standard dell’agonismo juniores, quando ognuno non è che un bocciolo di potenziale puro, un giocatore di tennis piuttosto privo di talento.

(in genere in campagna, le strade sembrano ancora più ostacoli che vie d’accesso)

Perché l’assoluta raison d’etre della televisione è riflettere ciò che la gente desidera vedere.

Le persone sole tendono invece a restare sole perché rifiutano di sostenere i costi psicologici richiesti dal vivere in mezzo agli altri esseri umani.

Un’attività implica una dipendenza se il rapporto che si ha con essa sta, su quel continuum tendente verso il basso, tra il trovarla un po’ troppo piacevole e l’averne un vero e proprio bisogno.

Perché l’ironia – che sfrutta lo scarto tra ciò che si dice e ciò che si intende dire, fra come le cose cercano di apparire e come sono veramente – è il modo con cui da sempre gli artisti cercano di denunciare e distruggere l’ipocrisia.

Se l’anarchia vince davvero, se la mancanza di regole diventa la regola, allora la protesta e il cambiamento non sono solo impossibili, ma impensabili.

L’aria è di lana bagnata.

Mi guarda molto intensamente, ma il suo sguardo ha qualcosa di spento: è come se mi guardasse in direzione degli occhi piuttosto che negli occhi.

David Foster Wallace

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