venerdì 29 febbraio 2008

You Don't Know What Love Is (You Just Do As You're Told)

In some respects
I suspect you've got a respectable side
When pushed and pulled and pressured
You seldom run and hide
But its for someone else's benefit
Not for what you wanna do
Until I realize that you've realized
I'm gonna say these words to you

You don't know what love is
You do as you're told
Just as a child at ten might act
But you're far too old
You're not hopeless or helpless
and I hate to sound cold
But you don't know what love is...
You just do as your told

I can see your man
can't help but win
any problems that may arise
but in his mind there can be no sin
if you never criticize
you just keep on repeating
all those empty "I love you"s
until you see you deserve better
I'm gonna lay right into you

You don't know what love is
you just do as you're told
just as a child of ten might act
but you're far too old
you're not hopeless or helpless
and I hate to sound cold
but you don't know what love is
no you don't know what love is
no you don't know what love is

you just do as you're told
you do as you're told
yeah

Maybe just happy


Ci sono giorni durante i quali non faccio niente di particolare, ma nonostante questo arrivo a sera e sorrido. Magari per piccole cose, cose minuscole che ai miei occhi appaiano grandi quel tanto che basta da illuminare una giornata. Non lo so.
L'importanza dei fatti è molto soggettiva: ognuno può assegnarne più o meno a seconda del proprio metro di giudizio. Ciò che penso sia fondamentale, qui lo scrivo ma poi da bravo scaramantico cerco in tutti i modi di non farlo, è di arrivare a sera e poter sorridere in tranquillità.
Felici.

giovedì 28 febbraio 2008

Sweeney Todd


Curiosità, mista ad una aspettativa indefinita che non si decide tra attrazione e paura. Ecco cosa era Sweeney Todd fino a qualche giorno fa: qualcosa di vago e di indefinito, che non riuscivo a collocare in uno spazio preciso della mia testa. Strana cosa, visto che i film di Burton hanno sempre trovato posto in un angoletto del mio cuore.
Ora che finalmente l'ho visto posso finalmente definirne i contorni, individuarne la figura, e farmi un'idea di quel che è. E' un film che è un musical, e questo da una certa parte lo penalizza un pochetto: in un anno durante il quale ho visto Across The Universe è difficile trovare un altro musical che riesca a tenere il passo. In più le canzoni sono tutte di stampo classico e se non si è disposti a guardarlo con un po' di testa ben presto c'è il rischio di annoiarsi. Da un altro punto di vista però questo è il lato positivo del film: se non si fosse trattato di un musical ci saremmo trovati di fronte ad una copia di un film di Burton, e certo il caro buon Tim non vuole ritrovarsi già da ora a copiare se stesso.
Perciò: tanto di cappello al tentativo di svariare un po'.
Per il resto film dalle atmosfere cupe, tanto da farlo sembrare addirittura in bianco e nero, con un finale grand guinolesco di tutto rispetto. In più quello che non ti aspetti: Johnny Depp letteralmente messo da parte da una grandiosa Helena Bonham Carter.

Giudizio: Dvd

  • Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema
  • Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio
  • Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv
  • Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia

lunedì 25 febbraio 2008

And the Oscar goes to...

Per quel che valgono....


MIGLIOR FILM
NON E' UN PAESE PER VECCHI

MIGLIOR REGIA
JOEL E ETHAN COEN, 'Non è un paese per vecchi'

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
DANIEL DAY LEWIS per 'Il petroliere'

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
MARION COTILLARD per 'La vie en rose'

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
JAVIER BARDEM per 'Non è un paese per vecchi'

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
TILDA SWINTON per 'Michael Clayton'

MIGLIOR FILM STRANIERO
IL FALSARIO, di Stefan Ruzowitzky (Austria)

Miglior film d’animazione
"Ratatouille" (Walt Disney): Brad Bird

Miglior scenografia
"Sweeney Todd": Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo

Miglior fotografia
"Il petroliere": Robert Elswit

Migliori costumi
"Elizabeth: The Golden Age": Alexandra Byrne

Miglior documentario
"Taxi to the Dark Side": Alex Gibney e Eva Orner

Miglior documentario corto
"Freeheld": Cynthia Wade e Vanessa Roth

Miglior montaggio
"The Bourne Ultimatum": Christopher Rouse

Miglior makeup
"La Vie en Rose": Didier Lavergne and Jan Archibald

Miglior colonna sonora originale
"Espiazione”: Dario Marianelli

Miglior canzone originale
"Falling Slowly" da "Once” Glen Hansard e Marketa Irglova

Miglior corto animato
"Peter & the Wolf", Suzie Templeton and Hugh Welchman

Miglior cortometraggio
"Le Mozart des Pickpockets (The Mozart of Pickpockets)", Philippe Pollet-Villard

Miglior montaggio del suono
"The Bourne Ultimatum", Karen Baker Landers e Per Hallberg

Miglior missaggio del suono
"The Bourne Ultimatum", Scott Millan, David Parker e Kirk Francis

Migliori effetti speciali
"La bussola d’oro", Michael Fink, Bill Westenhofer, Ben Morris e Trevor Wood

Miglior sceneggiatura non originale
"Non è un paese per vecchi", Joel Coen e Ethan Coen

Miglior sceneggiatura originale
"Juno", Diablo Cody

mercoledì 20 febbraio 2008

Un po' di parole che non fanno mai male

Le parole sono un'invenzione dell'Uomo. Una delle migliori; una delle più riuscite.
Oggi mi sono svegliato così, e non me ne frega niente della ruota, o del fuoco, o di qualche altra stronzata del genere. Per me oggi le parole sono le cose più importanti che l'Uomo si riuscito ad inventare.
Come tutte le grandi invenzioni sono nate per caso, in circostanze fortunose, e poi si sono evolute. Prima un grugnito, solitario; poi una serie di suoni gutturali scambiati in una grotta buia. Fino ad arrivare ad un'unione cronenberghiana, dove le parole nascono come spore lungo la trachea e risalgano fino alla bocca, per poi uscirne legamentose e trattenute da cordoni ombelicali non visibili verso l'aria, ed il mondo: laddove cadono o rimbalzano, fino a trovare una loro propria collocazione, o venir accolte nelle orecchie di qualcuno, e lì sussurrare con un filo di voce tutto quanto hanno da dire.

La Manutenzione Degli Affetti

Quando ero giovane ho letto Avere o essere?, una di quelle stupidaggini che si fanno da giovani. M'ero segnato un passaggio, dove si distingueva l'amore maturo da quello immaturo. Chi è immaturo dice: ti amo perchè ho bisogno di te. Chi è maturo dice: ho bisogno di te perchè ti amo.Mi ero anche scritto qual era la differenza, il bisogno come soggetto e l'amore come oggetto, era questo lo scarto tra l'amore maturo e quello immaturo.

I sentimenti devono essere roba liquida, scorrono un po' come il sangue.

Marcello imparò presto a muoversi in quel poco spazio: più precisamente, con rassegnazione, a non muoversi per niente. dopo l'estate arrivò l'autunno, e proprio il giorno in cui scattava l'ora solare, una domenica piovosa, Marcello si rese coto che in tutti questi mesi non aveva fatto altro che sopravvivere.

Quando ci innamoriamo chiediamo al nostro amato di portarci indietro nel tempo, per farci riprovare i momenti in cui siamo stati felici da bambini, o quelli in cui siamo stati infelici. Rivivere, una gioia o una ferita, significa tentare di modificare, alterarne il verso. Chiediamo dunque di tornare nel passato ma allo stesso tempo di portarci nel presente. Chiediamo al passato di far risplendere il presente. Un paradosso temporale: l'amore è una questione fantascientifica.

"Cioè, vuoi dire che davanti una cosa bella non possiamo stare da soli, abbiamo bisogno di qualcuno con cui condividere questa bellezza?"
"In effetti emozionarsi da soli non ha senso, l'emozione è collettiva mentre l'interesse è generalmente privato."

Antonio Pascale

lunedì 18 febbraio 2008

Stanotte/Stamattina

Stanotte
ho sognato che ero al college
stanotte
io ti ho sognata bionda e ben truccata:
una ragazza pon-pon.

Nel corridoio
con gli armadietti
per te prendevo molte botte -
perdevo cinque denti.

Stanotte
al ballo a fine anno
stanotte
al ballo in maschera
due divi d’hollywood


Strano a dirsi
io ero incoronato principe:
ovvio a dirsi
tu la principessa
ma stamattina al mio risveglio
non ricordavo niente
te a parte
ovviamente.

Stanotte
una passeggiata al luna park
stanotte
la ruota panoramica
ci proiettava fra le stelle
e in due ci scolavamo
venti birre
poi fumavamo
dieci canne

Ma la mattina ovviamente
non ricordavamo niente.

Stanotte
eravamo in due in cima alle scale
stanotte
noi ballavamo un lento -
un lento di tre o quattro accordi
del genere che subito ricordi
poi la mattina tu ti svegli
e non ricordi niente


- me a parte
ovviamente.
te a parte
ovviamente
noi a parte
ovviamente
te a parte
ovviamente

venerdì 15 febbraio 2008

Dubbio Amletico


Andare o non andare a vedere Neil Young a Milano il 24 Febbraio?
Costo del biglietto: 88 Euro.
Inizio previsto: 20.30
Possibilità di partenza da Pistoia: 17.00 - 17.30

Boh...

giovedì 14 febbraio 2008

Uuuuhhhh... Grrrrr


Sento che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Conto che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deriso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deriso dalla folla il clown

Sento che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Conto che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deriso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deriso dalla folla il clown


Sento che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Conto che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deriso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deriso dalla folla il clown

Sento che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Conto che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deriso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deriso dalla folla il clown
Sento che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Conto che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deriso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deriso dalla folla il clown

Sento che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Conto che durerà un pò, deriso dalla folla il clown
Guardo la fine che fai, deriso dalla folla il clown
Gonfio di numeri ormai, deriso dalla folla il clown

mercoledì 13 febbraio 2008

Morte/Sincope

La differenza tra morte e sincope non è così labile quanto si vuole far credere.
Anzi. E' più netta di quanto si possa pensare.
In un caso si continua a respirare, mentre nell'altro ogni attività cessa.

E non sono così speciali le persone che riescono a distinguerla: solo più sveglie e meno perse nell'illusione.

martedì 12 febbraio 2008

2 Giorni A Parigi


Per il suo esordio dietro la macchina da presa la francese Julie Delpy sceglie un registro a lei molto caro: lo stesso che ha lei attrice ha regalato tante gioie, lo stesso, più o meno, di Richard Linklater. Come Prima dell'Alba e Prima del Tramonto, che la vedevano entrambi protagonista al fianco di Ethan Hawke, anche questo film è un film molto parlato. I dialoghi, tra lei e il suo ragazzo, interpretato da un favoloso Adam Goldberg, sono serrati, genuini, freschi, e reali. Su questi dialoghi, e sulle loro conversazioni, si basa tutta l'ora e mezza di storia.
Una coppia di ragazzi, lei francese e lui americano, fanno un tour in europa e prima di tornare negli Stati Uniti si fermano un paio di giorni a Parigi, città natale di lei. Durante questo breve soggiorno lei avrà la possibilità di reincontrare vecchi amici, mentre lui per la prima volta scoprirà aspetti di lei che fino ad allora ignorava.
Sincero. Ricco di momenti divertenti e comici. Magari in alcuni momenti si possono notare qualche sbavatura, ma il tutto si lascia perdonare grazie alla passione che l'esordiente regista mette nel raccontare una storia di coppia di tutti i giorni.

Giudizio: Tv



  • Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema

  • Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio

  • Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv

  • Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia

lunedì 11 febbraio 2008

Drop the Leash

Le persone dovrebbero pensare prima di parlare. E parlare solo quando ciò che vogliono dire può avere un senso.
E' inutile indagare su qualcuno, quando l'oggetto dell'indagine se ne accorge. E' imbarazzante e ponoso, quando vieni scoperto a pedinare una persona.

Sua madre entrò nella stanza, solo per vedere cosa stesse facendo. Barcollò un po' con il suo passo incerto, poi accorgendosi di non avere una scusa chiese:
"E' qui la gatta?"
"No." Rispose lui. Non può essere qui, la porta era chiusa.
Fa per andarsene, ma ha bisogno di controllare più attentamente cosa stia facendo. Quindi si avvicina a lui, gli appoggia una mano su una spalla e chiede:
"Ma quei pantaloni ti si sono allungati? Ho visto che li hai piegati in fondo."
Lui non risponde. Si limita a guardarla con uno sguardo disprezzante, per farle capire quanto in basso è scesa con quella frase. Coma fanno un paio di pantaloni ad allungarsi? Di solito, caso mai, si restringono, mica si allungano...

venerdì 8 febbraio 2008

Ovunque

E' buio ormai
non mi frega se piangi o no...ohh
Io come te
confusione
ora lo so
non mi sento più bene da un po'
ooh...quello che fai non mi basta mai

Ovunque sei
Ovunque sei ci sei
Ovunque sei
Ovunque

Mi spazzi via
e mi vedo volare lontano
che male fa
rivedermi in me

Ovunque sei
Ovunque sei ci sei
Ovunque sei
Ovunque

E' buio ormai

Ovunque sei
Ovunque sei ci sei
Ovunque sei
Ovunque

giovedì 7 febbraio 2008

Non c'è peggior sordo...


Un caso è dare consigli a qualcuno che vuole consigli, e allora si parla di gentilezza, anche se so che gentilezza non è il termine migliore.
Un altro caso è invece quando si dà consigli a persone che questi consigli, non solo non li chiedano, ma neppure li vogliono.

Aggettivi da dare a chi rientra nel secondo caso:
Cocciuto
Stupido
Illuso
Imbecille
Cretino

Cose da fare a chi rientra nel secondo caso:
Deriderlo
Prenderlo in giro
Illuderlo
Non interromperlo ma continuando ad eseguire i punti precedenti
Riderne con gli amici

mercoledì 6 febbraio 2008

Definizione di Me

Si.. lo sono anche ora.. sono un egoista ma dal cuore tenero.. come il tartufo gelato: un tenero cuore di bontà, ricoperto da un soffice strato di egoismo

martedì 5 febbraio 2008

Pensare che a volte basta solo perdersi tra parole in rima per trovare quello che più si desidera


Il fatto è questo: il sole sorge, e il sole tramonta. Ciò che ci sta nel mezzo è quello che definiamo giorno. Sarebbe triste se davvero fosse così, almeno per me.

Ci sono 24 ore. Di queste 24 si dice sia consigliabile dormirne 10. Ma credo che ormai venga consigliato solo ai bambini. Diciamo di dormirne 6, anche se a volte potrebbero essere pure 8.

Altre 8 le passiamo a lavoro, di solito: almeno chi è full-time. Ma non è così facile come sembra avere un lavoro praticamente fuori dalla porta di casa. Così tra viaggio di andata, pranzo e viaggio di ritorno, facciamo conto pari ed arriviamo a 10.

Tracciamo una bella linea orrizzontale e facciamo un bel totale:
Caso ottimista (6 ore di sonno): 16
Caso pessimista (8 ore di sonno): 18

Restano rispettivamente 8 e 6 ore. Se ci si pensa bene sono un'innezia rispetto al tutto. Perciò...

Non so dove voglio arrivare. Forse è solo un'indicazione di una strada. Cioè: io in piedi sul marciapiede che con il braccio teso indico un incrocio e la strada che dopo di esso prosegue diritta.

Ma in fondo si sa... Il sole sorge. E il sole tramonta.

venerdì 1 febbraio 2008