giovedì 2 ottobre 2008

Io e gli altri

Spesso mi illudo che gli altri si accorghino di me a prescindere dal fatto di conoscermi o meno. Credo forse di spiccare tra la folla? Di brillare di una particolare luce che mi illumina e fa dire agli altri: eccolo lì! No, non credo. O meglio: no, non voglio che sia così. Sarebbe troppo da persona piena di se: il mondo non gira attorno ad una singola persona, figuriamoci se gira attorno a me; non è così e neppure voglio che lo sia.
Penso sia solo un istinto, o un pensiero riflesso e remoto: una specie di specchio psicologico che fa in modo di riflettere quello che penso io in quello che l'altra persona potrebbe pensare. E' molto più facile, se ti concentri su una persona, pensare che per questa tu non sia del tutto invisibile, che comunque ti noti e che magari, in fondo in fondo, ti veda come tu vedi lei. E' facile pensarlo e aiuta assai nei comportamenti, ma quasi mai tale pensiero corrisponde alla realtà.
E' una piccola nota che mi premeva di appuntarmi, giusto per ricordarmelo.

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