giovedì 6 agosto 2009

Gli interessi in comune

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Tutto diventa una ghirlanda spaziotemporale brillante ed eternamente ripiegantesi.

se tutti prendessero atto della vera quantità di droghe in giro, del fatto che si fuma tanta erba quanto si beve birra e vino, che ogni notte a Milano, Firenze e Roma bengono sniffati quintali di cocaini da gente di tutti i tipi, per nulla emarginata, che i pochi al mondo che ancora fanno ricerca spirituale la fanno violando la legge, con funghi allucinogeni e acido lisergico, magari oggi vivremmo in una società razionalmente antiproibizionista, con una mafia molto meno ricca, una gioventù molto meno dedita alle sostanze, e di certo servizi sociali, psicologi e SERT infinitamente più efficenti.

"Non c'è più poesia," fa, con la mente alle nottate passate nello stesso posto anni prima, e gli altri annuiscono.
Non è vero, pensa però il Malpa. Di poesia ora ce n'è anche di più, riflette, se hai ancora gli occhi per vederla. Ce n'è tanta, in questa fettina temporanea di caos: solo che noi non la sappiamo più trovare.

chiedendosi sostanzialmente se il sogno non sia esso stesso percezione, e quindi essendo la realtà nient'altro che percezione, se i sogni non siano a modo loro, e in chiave del tutto personale, veri.
"Be', ma io non li vedo i tuoi sogni. Se sono veri solo per te, sono falsi."

Vanni Santoni

2 commenti:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Edward S. Portman ha detto...

cosa?