lunedì 29 ottobre 2012

Le correzioni

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Non avendo un temperamento istrionico, Chip si sentiva a disagio con quelli che l’avevano.

La tristezza che provò nel comperare i soliti Gruyère e Fourme d’Ambert nel solito negozio lo costrinse a riflettere sul complessivo fallimento del consumismo come approccio alla felicità umana.

Sto dicendo, Melissa, che i figli non dovrebbero andare d’accordo con i genitori. Tuo padre e tua madre non dovrebbero essere i tuoi migliori amici. Nel rapporto genitori-figli dovrebbe esserci qualche elemento di ribellione. È così che si definisce la propria identità individuale.

Mentre April correva già per il corridoio, Chip si chiese cosa si provasse a essere padre, ad avere qualcuno che avesse sempre bisogno di lui, invece di essere sempre lui ad avere bisogno degli altri.

Una comparsa che si era vista poco prima nella scena della conferenza, una donna le cui funzioni neurologiche erano evidentemente in condizioni perfette, trangugiò  un bicchierone gelato di elettrodi Corecktall con grande gusto e con una pulsazione sensuale dei muscoli della gola.

La mattina della gita in bicicletta, Gary era così distrutto dalla mancanza di sonno che la sua unica ambizione era quella di funzionare fisicamente.

Un anno prima, a pranzo, Gary aveva raccontato a Denise di un suo “amico” sposato (in realtà un collega, Jay Pascoe) che aveva una relazione con l’insegnante di piano delle figlie. Gary aveva detto di comprendere l’interesse ricreativo del suo amico per quella relazione (Pascoe non aveva intenzione di lasciare la moglie), ma non vedeva cosa trovasse in lui l’insegnante di piano.
“Quindi non riesci a immaginare, - aveva detto Denise, - che una donna possa desiderare una relazione con te?”
“Non sto parlando di me” aveva riposto Gary.
“Ma tu sei sposato e hai figli.”
“Sto dicendo che non capisco cosa trovi una donna in un individuo falso e bugiardo.”
“Forse disapprova i falsi e bugiardi in generale, - aveva detto Denise. – Ma fa un’eccezione per l’uomo di cui è innamorata.”
“Quindi è una specie di autoinganno.”
“No, Gary, è così che funziona l’amore.”

Quando Gary rientro in casa, lasciando al siepe potata a metà e la scala in un’aiuola d’edera, il sangue aveva inzuppato tre strati d’asciugamano ed era sbocciato in una superficie come una chiazza di plasma roseo filtrato dei globuli.

Per un po’ dormì sodo, poi venne svegliato nella stanza buia dal dolore martellante alla mano. La carne ai lati della ferita pulsava come se fosse piena di vermi, il dolore si allargava a ventaglio lungo i cinque carpi.

La terraferma non aveva la dimensione della profondità. La terraferma era come essere svegli. Persino in un deserto senza mappa ci si poteva inginocchiare e prendere a pugni la terra senza che quella cedesse. Naturalmente anche l’oceano aveva una superficie di veglia. Ma in ogni punto di quella superficie si poteva affondare e scomparire.

Se si azzardava a uscire dal bagno nuda, Alfred distoglieva lo sguardo, come imponeva la Regola Aurea di chi per primo odiava farsi vedere senza vestiti.

Ma Al la faceva almeno sentire super-speciale in quel modo speciale?

Quanto poteva apparire modesto – in confronto alla furia della locomotiva – un binario infestato di erbacce che costeggiava un campo di sorgo tardivo. Ma senza quel binario un treno era soltanto diecimila tonnellata di ingovernabile nulla. La volontà era nei binari.

Si rifiutò di piangere. Pensò che se avesse sentito il proprio pianto, alle due di notte in una stanza di motel puzzolente di fumo, forse il mondo avrebbe cessato di esistere. Se non altro, aveva disciplina. Questo aveva: il potere di dire no.

In quel letto c’erano un sacco di respiri. Un sacco di respiri ma nessuna carezza.

Per lei era importante che l’Europa fosse europea.

Si chiedeva: la gente sarebbe stata sensibile a quelle immagini se le immagini non avessero avuto la stessa dignità delle cose reali? La questione non era la potenza delle immagini, ma la debolezza del mondo.

E Ted è al di sopra di tutto questo, ritiene che la nostra cultura dia troppa importanza ai sentimenti, dice che è una cosa incontrollabile, che non sono i computer a rendere tutto virtuale, ma la ricerca della salute mentale.

Abbiamo aumentato il nostro livello di astrazione perché abbiamo troppo tempo e denaro, dice, e lui si rifiuta di partecipare a tutto questo. Vuole mangiare cibo “vero” e andare in posti “veri” e parlare di cose “vere” come affari e scienza. Così io e lui non siamo più d’accordo su quali siano le cose importanti nella vita.

Enid, che non era riuscita a dormire, si sentì bene mentre si alzava, bene mentre si vestiva e catastroficamente male mentre andava a fare colazione, con la lingua simile a uno straccio per la polvere e la testa che sembrava infilzata su uno spiedo.

Normalmente si pensa che un classico depressore del sistema nervoso centrale come l’alcol sia in grado di sopprimere la “vergogna” o le “inibizioni”. Ma l’ammissione “vergognosa” che ci si lascia sfuggire sotto l’effetto di tre martini non diventa meno vergognosa dopo la rivelazione; lo dimostra il profondo rimorso che si prova quando l’effetto dei martini svanisce. Ciò che accade a livello molecolare, Edna, quando beve quei martini, è che l’etanolo interferisce con la ricezione del Fattore 28° in eccesso, cioè il fattore della vergogna “profonda” o “morbosa”. Ma il 28° non viene metabolizzato o riassorbito completamente nel sito del ricettore. Viene temporaneamente immagazzinato in maniera instabile nel sito del trasmettitore. Così, quando svanisce l’effetto dell’etanolo, il ricettore è inondato dal Fattore 28A. La paura dell’umiliazione e il desiderio d’umiliazione sono strettamente collegati.

È una versione della paura di morire, giusto? Io non so come sarebbe non essere più me stesso. Ma provo a indovinare. Se “io” non sono qui a vedere la differenza, allora di che mi preoccupo? Essere morti è un problema solo se si sa di esserlo, cosa impossibile dato che si è morti!

Era inutile chiedere a Billy, Robin sapeva che non le avrebbe detto la verità, bensì ciò che secondo lui l’avrebbe fatta soffrire di più.

Non le venne in mente che distogliesse lo sguardo non perché la sua bellezza la faceva soffrire, ma perché la Regola N° 1 di tutti i manuali pubblicizzati sul retro delle riviste maschili (“Come farla IMPAZZIRE per te – In ogni momento!”) era Ignorala.

Si sentiva come se, lavorando e dormendo e lavorando e dormendo, fosse invecchiata così in fretta da aver superato Emile e raggiunto i suoi genitori.

Sono troppo giovane per essere così vecchia.

Robin si voltò a fissarla. “A cosa serve la vita?”
“Non lo so.”
“Neanch’io. Ma non credo che serva vincere.”

Denise si rese conto che le qualità che avrebbero potuto permettere a Brian di tradire Robin – la certezza dei propri difetti, la canina convinzione che qualunque cosa facesse fosse La Cosa Giusta Per Tutti – avrebbero anche reso facile tradire lui.

Poi però era giunto un tempo in cui la morte aveva smesso di essere portatrice di limitatezza, e aveva cominciato ad apparirgli, invece, come l’ultima occasione di trasformazione radicale, l’unica plausibile porta sull’infinito.

Si crede di conoscere il cibo, lo si considera una cosa elementare. Ci si dimentica di quanto ristorante ci sia nel cibo da ristorante e di quanta casa ci sia in quello fatto in casa.

Jonathan Franzen

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