martedì 18 febbraio 2014

Domani non pioverà

La notte è tranquilla, silenziosa. Le auto dormono tutte dentro i garage, in strada non c'è nessuno, solo noi. È freddo e ci abbracciamo stretti dentro i nostri giubbotti, caldi ma privi di tatto. Il cielo è sereno, senza alcun accenno di nuvole. Si vedono le stelle e la luna sembra fatta di cristallo. Domani non pioverà, sarà un giorno chiaro, bello come non se ne vedono da parecchie settimane. Potremmo andare da qualche parte, partire per chissà quale meta poco lontana. Potremmo, ma non lo faremo di sicuro. Non abbiamo tempo per muoverci da qui. Siamo come incatenati, dici. Accontentiamoci di questi pochi minuti di libertà, questa sera che è diventata notte e ci ha graziato con un tempo privo di pioggia. Possiamo passeggiare, senza l'ingombro degli ombrelli. Se piovesse sarebbe bello lasciarsi andare, per una volta, e non stare tanto a giocare a non bagnarci, lasciarci prendere da una follia improvvisa e correre senza proteggerci dalla pioggia, e saltare da una pozzanghera all'altra cercando di fare quanti più schizzi possibili. Senza preoccupazioni, anche se bagnarsi i piedi è l'anticamera dell'influenza, o il raffreddore alle porte. Potremmo passare alcuni giorni a letto malati, con le coperte tirate fino sopra la testa, e il ghiaccio appoggiato sulla fronte, il termometro ficcato dentro la bocca come se fosse un leccalecca. Che bello passare le mattine a letto con il sole che entra dalla finestra, le persiane spalancate a permetterci di guardare il cielo grigio. Desidererei tanto ritrovare un vecchio televisore minuscolo in bianco e nero, senza telecomando, per poter guardare i cartoni animati mentre stiamo sdraiati di lato e cerchiamo di guarire. Aspettare che qualche emittente locale mandi una puntata qualsiasi di Doraemon per poter tornare a essere bambini, senza pensieri. Magari potrei rileggerti Dracula, come feci allora, quando avevo il morbillo, o la febbre gialla, chissà, non mi ricordo più. Non ho memoria delle mie malattie passate. Non pensarci, dici. È inutile guardare al passato, guardiamo al presente, o magari al futuro. Guardiamo di arrivare all'alba. Potremmo davvero gustarci la nascita del sole. Dici. E mi prendi per mano.

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