lunedì 15 dicembre 2014

La vera vita di Sebastian Knight

Più riguardo a La vera vita di Sebastian Knight
Quante volte gli ho detto: “Sebastian, sta’ attento, le donne ti ameranno alla follia”. E lui rispondeva ridendo: “Be’, le amerò anch’io alla follia…”. 

Sebastian, nonostante la sua tetraggine, a volte escogitava tiri diabolici, come quando su un tram affollato convinse il bigliettaio a consegnare a una ragazza, seduta all’altra estremità della vettura, un messaggio scribacchiato alla meglio che diceva letteralmente: “Sono solo un povero bigliettaio, ma ti amo”.  

Non essere troppo sicuro di apprendere il passato dalle labbra del presente. 

Quando penso a tutte le piccole cose destinate a morire, ora che non le possiamo più condividere, sento come se fossimo morti anche noi. 

Perché l’amore è così misteriosamente esclusivo? Si possono avere mille amici, ma si deve amare una sola persona. 

A osservare bene la ragazza più bella del mondo mentre trasudava la quintessenza dei luoghi comuni si scopriva senz’altro nella sua bellezza qualche piccolo neo corrispondente alle sue abitudini mentali. 

Ci sono molte specie d’amore e molte specie di dolore. 

Le sto dicendo quello che so io, non quello che a lei piacerebbe sapere. 

A lei sembra che la sua vita contenga già le vicende sensazionali di cento romanzi. 

Non sono le parti che contano, ma il loro modo di combinarsi. 

Gli dava l’impressione di giocare continuamente a qualche gioco di sua invenzione, senza spiegare agli altri quali fossero le regole. 

Gocce di pioggia colavano lungo i finestrini: non colavano già dritte ma a scatti, seguendo un percorso incerto, zigzagante, e arrestandosi di tanto in tanto. 

Quale che fosse il suo segreto, ho appreso un segreto anch’io, e cioè: che l’anima è solo un modo di essere – non uno stato costante –, che ogni anima può essere la tua se ne scopri e ne segui le ondulazioni.

Vladimir Nabokov            

Nessun commento: