giovedì 7 agosto 2008

I Barbari


Il braccio che è diventato pinna, forse non è cancro, ma l'inizio di un pesce.

Sarà probabilmente vero, pensa il barbaro, che il brasato al barolo è più buono di questo orrendo hamburger: ma io ho fame qui e adesso, e se devo andare fino alle Langhe per mangiare quello spendore, io là ci arrivo morto. Secie da quando la strada per le Langhe è diventata un viaggio lunghissimo, selettivo, sofisticato, elitario e pallosissimo. Quindi mi fermo qua. E mangio il mio hamburger, sentondo nel mi iPod Le Stagioni du Vuvakdu versione Rock, leggendo intanto un manga giapponese, e soprattutto mettendoci dieci minuti dieci, così me ne esco di nuovo fuori, e non ho più fame, e il mondo è lì, da attraversare. E' una posizione discutibile. Ma è una posizione: non è una follia.

Non so se sia una mia perversioneo, o un sentire comune a molti. Ma certo si ha così spesso il dubbio che perfino i principi di libertà, uguaglianza, solidarietà che fondarono l'idea della democrazia siano per così dire scivolati sullo sfondo, e che l'unico valore effettivo della democrazia sia la democrazia. Quando si limitano le libertà individuali in nome della sicurezza. Quando si mmorbidiscono i principi morali per esportare, con la guerra, la democrazia.

Alessandro Baricco

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