mercoledì 20 maggio 2009

Altre storie (e altre storie)

Più riguardo a Altre storie

La mia infanzia non c'entra niente. Quando cerco di immaginarmela, questa entità chiamata infanzia, mi ritorna su, nutriente e benevola, come un bicchiere di latte, e io so ch equello è stato un periodo di stagioni senza sforzo

Pauline che camminava, bionda e carina, un pomeriggio assolato di giugno e la gente che si girava a guardarla. Bionda e con due occhioni grandi così sembrava uscita dalla vecchia réclame di una lacca per capelli, con la fronte un po' aggrottata, in modo grazioso, come se si stesse concentrando; magrissima e per questo ancora più bella; e mentre camminava per strada i capelli emanavano bagliori e lei infondeva un piacevole fremito nei cuori dei passanti.

Gli amici sono sempre carini, anche quando non lo sono.

Quelle parole mi hanno toccata nel profondo. Ho cercato di pensare a cose altrettanto appassionate e poetiche da dirti per telefono, mentre eri al lavoro, cose talmente intime che nel momento in cui te le avessi sussurrate all'orecchio attraverso il ricevitore, lo spazio fra te e il lavoro ch eavevi per le mani, fra te e le altre voci che c'erano sempre attorno a te, fra te e tutta l'altra gente che era sempre nella tua stanza, si sarebbe condensato separandoti da tutto e da tutti come una perfetta cortina di vetro.

Gli anni passano e loro sono sempre diversi e questo li rende tutti uguali

Tre anni fa è talmente tanto tempo che sembrano tre vite fa.

Una risata può essere fragorosa e soffocata allo stesso tempo? Le loro erano così, le loro risate, squillanti e sommesse, sfrenate e trattenute; altrimenti non sarebbero state appropriate, in qualche modo.

Mi sono chiesto cosa le fosse successo. E cosa sarebbe successo se qualcuno l'avesse presa e abbracciata forte.

Sei quasi del tutto spogliata, i tuoi vestiti sono ammucchiati per terra. Le parole mi affiorano alla bocca, mi arrivano quasi sulla punta della lingua, quanto sei graziosa, distesa così

Quell'estate il tempo era proprio come uno si immagina il bel tempo.

All'epoca era ormai un anno che eravamo divorate dall'amore e dai sensi di colpa, un anno di goffaggine ed estasi allo stato puro

Ancora vedo me e lei, le teste vicine, gli occhi, le bocche, assorte, graziose, serie come ermellini, mentre esprimevamo pensieri innocenti e pericolosi come, per esempio, che il suicidio doveva essere una cosa bella, o perlomeno una cosa molto romantica, qualcosa che ogni vero romantico farebbe, perché è ovvio che la gente che si suicida prova dei sentimenti molto intensi.

La mano che reggeva i lrossetto indugiò per un istante davanti alla bocca, e il volto assunse un'espressione pensosa.

Raccontami una storia, ti ho detto.
Ok, hai risposto tu. Che tipo di storia?
Una storia d'amore, ho detto io

Com'è possibile che due persone si vogliano così tanto bene senza rendersene conto?

una forma rudimentale d'amore

Ho sentito la tua voce che veniva da un luogo vicino al sonno.

Ali Smith

Nessun commento: