martedì 15 settembre 2009

Disturbo della quiete pubblica

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sembrava il posto migliore in cui stare: il posto in cui era più probabile che ci capitassero cose razionali.

"Strillavi e gridavi e parlavi a cento all'ora."

riconobbe in lei la ragazza che tanto tempo prima avevo reso superflue tutte le altre ragazze.

Indossava il bikini con un delicato misto di vergogna e orgoglio.

Oh, non si preoccupi, dottore, non sto dicendo che il matrimonio mi ha messo le pastoie; non mi beccherà a dare la colpa a mia moglie per tutto quello di cui non posso dare la colpa ai miei genitori, o altre stronzate da nevrotico. L'ambizione è sfumata, ecco tutto. A volte, in questi anni, mi è tornata l'idea - in genere dopo aver bevuto - ma ormai è andata. E' solo colpa mia.

L'ufficio era la parte peggiore - ogni volta che squillava il telefono lui pensava che poteva essere Pamela

"John, mi rifiuto di farti sprecare questa bellissima idea solo perché stasera ti senti stupido e borghese."

Richard Yates

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