lunedì 17 marzo 2014

Ballando a notte fonda

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La maggior parte del tempo che passava con queste amiche, in realtà lo trascorreva con se stessa, sentendosi come da qualche altra parte, al di là del proprio corpo, dietro a esso e mai di fronte.

La gioia si diffondeva in lei e la riempiva, al punto tale da farle sembrare il corpo troppo piccolo per accoglierla – facendole aumentare i respiri per contenerla, comprimerla e farla stare a posto nel suo cuore.

È questo che accade? Continuiamo a mentire a noi stessi al punto che non riusciamo nemmeno a capire che nostro marito non ci ama più?

Voleva l’amore, ma non voleva che la sua ricerca iniziasse nel letto di qualcuno.

“La paura è un fantasma, “ le disse. “Abbracciala e tutto ciò che vedrai fra le tue braccia sarai tu.”

Preferirebbe il Vietnam a un’infanzia di violenze da parte di persone di cui in teoria ci si dovrebbe fidare.

Volevo. Tutto quello che potevo sentire era il mio corpo e quella cosa nel petto che voleva esplodere. Che si stava schiudendo.

Era cominciato a succedere da dopo i trent’anni, seppellendo amici che erano morti troppo giovani. Quindi sapeva che la morte era dentro di le, dentro di lui anche.

La fine della propria vita la preoccupava molto poco, fintanto che ogni mattina era lì con lui.

Aveva smesso di credere che la gente volesse dei consigli. Volevano essere guardati e ascoltati da qualcuno che amavano.

Andre Dubus

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