giovedì 18 settembre 2008

Miss Wyoming


La tv era ancora accesa, e facendo un giro tra i canali scoprì che la verità dell'assioma secondo cui l'ultima cosa che impariamo nella vita è l'effetto che facciamo sugli altri.

Da adulto, quando veniva a sapere di qualcuno che aveva compiuto qualcosa di grande nella vita, scopriva invariabilmente che quelle stesse persone durante la prima gioventù avevano avuto qualche esperienza che aveva dato loro un senso profondo di cosa significava essere morti o invalidi, tanto che dopo avevano giocato tutto per tutto, sapendo che sprecare la vita era il più grande peccato.

"Susan, senza trucco la tua faccia sembra un foglio bianco."

"Mi piace fare il pieno da solo, Ivan. Ti ho mai detto perchè vado sempre ai self-service?"
"Per sentire un legame con l'uomo della strada?" rise Ivan.
"No. Perchè mi piace vedere i numeri ch escorrono sulla pompa di benzina. Faccio finta che ognuno sia una data. Guardo l astoria iniziare dall'anno zero e andare avanti. Il Medioevo, il Rinascimento, Vermeer, il 1976, le ferrovie, Panama, zum, zum, zum, zum, la Grande Depressione, la Seconda Guerra Mondiale, i grandi magazzini, Kennedy, il Vietnam, la disco-music, Mount Saint Helens, Dynasty, e poi... wham! il presente.
"E allora?"
"Questo è allora: questo magico pezzetto di tempo, soltanto pochi numeri dopo l'anno in corso, qualunque esso sia. Quando arrivo a quegli anni, non dico che vedo il futuro, ma sicuramente lo sento."

Una cosa che aveva imparato, mentre era via, era ch ela solitudine come argomento di discussione era assolutamente tabù, molto più del sesso, della politica, della religione o persino del fallimento.

"Sai, John, tutti abbiamo bisogno di un'ossessione, nella vita."

L'atmosfera stava prendendo quella sfumatura irreale che precedeva le migliori scopate della vita.

Il giorno dopo, il provino chiarì nella mente di Susan una delle più grandi lezioni della vita, quella secondo cui meno vuoi qualcosa, più è facile che tu la ottenga.

Fece licenziare uno scrittore che aveva insultato Susan dicendole che era un flacone di profumo vuoto.

John si chiese perché la gente perde la capacità di fare amicizia più o meno quando compra il primo mobile costoso.

"Sai Joh, quando vai a scuola, oggi, ti dicono che probabilmente nella tua vita avrai quattro o cinque carriere diverse. Quello che non ti dicono è che tu 'sarai' quattro o cinque persone diverse lungo il cammino. Tra cinque anni io non sarò più io. Sarò un Ryan diverso, probabilmente più saggio e più corrotto. Mi vestirò di nero, volerò in business class e userò parole come 'sublime' o 'turibolo'. Tu dovresti saperlo. Sei già stato diverse persone, finora. Ma riguardo a me e Vanessa... Vanny... be', noi ci amiamo davvero. Forse avremo dei bambini, o apriremo un ristorante sul mare. Non lo so. Ma so che devo agire in fretta, perché la versione attuale di me stesso sta già svanendo. Stiamo tutti svanendo. Per vedere il Ryan che sta dicendo queste parole devo già voltarmi indietro."

Douglas Coupland

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