lunedì 11 giugno 2012

Cos'era

Non aveva mai dato la colpa a Marco per essere arrivata così presto al capolinea. Lui all’epoca ci metteva tutta la sua volontà per far funzionare la loro strana relazione, ma arrivati a un certo punto, a entrambi, era stato richiesto ancora altro rispetto a quanto potevano essere in grado di dare, di più. Per superare indenni quel periodo, come coppia, avrebbero dovuto essere capaci di spremersi di dosso le energie come si fa con uno straccio bagnato, strizzandolo, per racimolare tutta la forza possibile, e ancora di più, andare contro corrente, combattere la corrente stessa fino allo stremo, quando invece la cosa più facile sarebbe stata quella di abbandonarsi a essa e lasciarsi trascinare dove voleva lei, la corrente, senza opporre resistenza né lottare. Avessero unito le forze, affrontando ogni ostacolo insieme e non da soli, forse sarebbero riusciti a superare quei mesi d’inferno. In fondo non stavano certo vivendo una cosa speciale o particolare, la nascita di un figlio. Succede ogni giorno, di continuo, a svariate persone, e queste persone riescono ad andare avanti senza alcun tipo di problema. Si stringono attorno a un unico nucleo, la famiglia, e diventano talmente compatti da riuscire a sconfiggere qualsiasi avversità: la stanchezza, le notti insonni, i pianti improvvisi, i pannolini, le paure per un arrossamento o per un inspiegabile silenzio protratto, il tempo che pare restringersi tagliandosi via le ore e i minuti di dosso fino ad arrivare a sera e non ritrovarsi più niente nel polso, dentro l’orologio. Il mondo continua a girare da millenni in questo modo. Loro non erano un’eccezione particolare o speciale. Erano solo due ragazzi, di sedici e diciassette anni, inadatti l’uno per l’altra, che avevano avuto un figlio nel momento meno opportuno della loro vita e per questo si erano intestarditi a volerla passare insieme, la vita, nonostante le circostanze e i loro caratteri suggerissero di non fare gli sciocchi e di proseguire separati, senza troppo clamori, come se niente fosse successo, almeno a livello sentimentale, rendendosi conto che non si trattava di amore quanto piuttosto di un errore.

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