mercoledì 1 agosto 2012

La cosa

La cosa, non di Carpenter ma di Matthijs van Heijningen Jr. Già il fatto di chiamare un film con lo stesso titolo di un altro mette confusione. Ti aspetti un remake e lo guardi con questi occhi, ovvero gli occhi da remake, attenti a cogliere le differenti scelte registiche e le lieve modifiche di sceneggiatura. Arrivato però a quasi metà pellicola le differenze tra l’originale e quello che stavo vedendo mi sembravano assai numerose. Non mi ricordavo, così come tuttora non mi ricordo, il film di Carpenter, datato 1982, ma avevo la sensazione che i due film non fossero proprio queste due gocce d’acqua. All’inizio davo la colpa alla tecnologia, assente nell’anno del mundial e presente invece qui. Gli effetti speciali qui danno la possibilità di inserire un’intera astronave aliena, che mi pareva non vi fosse traccia nell’originale, quindi il buon vecchio sconosciuto Matthijs van Heijningen Jr. doveva aver intrapreso un’altra strada rispetto a Carpenter. Poi alla fine arrivi ai titoli di coda, tra l’altro inspiegabilmente interrotti qua e là dalle ultime scene, e ti rendi conto di non aver visto un remake quanto piuttosto un prequel. Ecco cosa ti lascia questo nuovo La cosa la liberazione di avere capito che fosse un prequel. Per il resto un fantahorror nella norma che avrebbe potuto indagare maggiormente alcuni aspetti che invece vengono lasciati da parte o talvolta bellamente ignorati.

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