lunedì 14 gennaio 2013

Questo libro ti salverà la vita

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Si è messo a piangere. Ha pianto senza emettere suono e quando si è reso conto che stava piangendo, il fatto se stesso di piangere o la paura del pianto, gli ha fatto capire che c’era qualcosa che decisamente non andava. E allora si è messo a piangere più forte.

La gente dovrebbe prestare più attenzione. Tutti vogliono attenzione, ma nessuno è disposto a darne.

Era poi così sciocco pensare che persino quando ogni cosa cade a pezzi, in fondo è una fortuna?

Da chi ha avuto Sylvia? Le persone si prendono da altre persone, ma chi è stato a dargli Sylvia?

“Non piangere,” dice lui. “Non ne vale la pena.” Esce dalla stanza portandosi dietro il telefono. “Sono solo soldi.”

I due figli sono seduti dietro con l’aria perplessa. Hanno quell’età strana in cui si è troppo grandi per essere bambini e troppo piccoli per essere adolescenti.

“È bello,” dice lei. “C’è odore di vernice fresca.”
L’odore gli dilata l’interno del cervello, un incrocio fra essere fumato e avere il mal di testa.

“Mi è piaciuto. È stato prezioso, mi sono sentito messo alla prova come non succedeva da anni – tranne che adesso mi sembra tutto strano, scombinato. Non sono chi credevo di essere.”
“Nessuno di noi lo è.”

“È molto simpatico tuo padre,” dice Richard quando sono di nuovo fuori.
“Non è mio padre. Vengo a trovarlo perché non posso andare a trovare mio padre.”
“È morto?”
C’è una pausa. “Certe volte non riesci a fare le cose per le persone per cui dovresti, incluso te stesso, però le puoi fare per qualcun altro, uno sconosciuto. Fred è uno sconosciuto. Il mio sconosciuto.”

Viviamo in un’epoca in cui nessuno vuole ricordare. Fingiamo di essere sempre all’inizio.

L’importante non è quello che dici ma quello che fai.

Qualsiasi malessere sentisse poco prima, viene sostituito da un leggero stato di euforia, una carica positiva, la sensazione di essere sopravvissuto a qualcosa.

C’è grande conforto nei rituali quotidiani.

Richard la sta guardando – i piani del suo viso, la trama della sua pelle, il modo in cui indossa il passare del tempo – sembra tutto più morbido, più caloroso di come si ricordava.

A. M. Homes

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