mercoledì 4 settembre 2013

In testa

In una situazione del genere l’importante sembra essere solo non impazzire. Ordinare una relativa calma dentro la testa è inutile. Ogni pensiero è reazionario, sovversivo, con uno scopo unico e soltanto, quello di destabilizzare la linearità di una calma che sembra irraggiungibile.
Grovigli e nodi, ecco cosa c’è in testa. Un intricato corrucciato sistema di fili che si addensa dentro e si muove a ritmo vorticoso, senza pace. Premono, questi fili, si fiondano contro le pareti. Sono fruste che frustano il cranio dall’interno. Ed è frustante, il capire che tutto questo in fondo non ha un senso neppure se lo si rigira a testa in giù.
L’ordine, ecco cosa. E una linea piatta, eccone un’altra. Solo questo potrebbe addolcire il tempo facendo si che non si sentano così duri e pesanti il passare dei secondi, dentro, dei minuti, appena in superficie, delle ore, sopra la pelle, dei giorni, lontano.
Solo questo. E non risponde altro. La confusione, regna.

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