giovedì 8 maggio 2008

Grindhouse: A Prova di Morte


Che Tarantino nutrisse un amore spropositato verso i vecchi B-movie, o addirittura trash-movie, lo si era capito già da un po', ma fino ad ora si era sempre guardato bene dal dirigerne uno. E' stato necessario l'aiuto dell'amico Rodriguez, che gli ha proposto questo progetto strano e molto retrò che prende il nome di Grindhouse, per fargli compiere questo passo. E beh, che dire: poteva anche risparmiarselo.
Dopo Kill Bill (1-2) veder tornare alla regia Tarantino con questo filmucolo lascia un po' l'amaro in bocca, sia per come poteva impiegare meglio il suo tempo, che per la strana sensazione di una occasione mancata. L'unica nota positiva, o meglio: l'unica nota che eleva il film dal magma di tutti gli altri film mediocri, è la divisione della storia in due parti nette. Per il resto è semplice e normale routine: effetto vecchia pellicola nella prima parte, con leggere righe bianche che passano sullo schermo (carino), e passaggio secondo me senza senso dal colore al bianco e nero, per poi tornare al colore, nella seconda parte (irritante).
Gli attori giocano: Kurt Russel fa il bullo; Rosario Dawson fa la fighetta che pare essere passata di lì per caso; la sosia di Halle Berry capelluta fa la Halle Berry scazzata.
Piccolo nota a pié di pagina: autocitazionismo nella scena della stazione di servizio. Riconoscete la suoneria del cellulare di Rosario Dawson?

Giudizio: Tv



  • Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema

  • Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio

  • Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv

  • Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia

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