mercoledì 7 maggio 2008

Istruzioni di Presunzione (Teoremi NN. 1, 28 e 131)

Scoperto da poco, ma molto interessante:

Ho notato che su questo pianeta bisogna fare un po' i gradassi se si vuole essere rispettati. Non lo dico con moralismo, anzi, secondo me uno che si mostra umile e sottomesso non ha nessun diritto di lamentarsi se viene considerato una nullità, in fondo è quello che vuole. La vita è talmente breve che non c'è tempo di farsi domande, è già tanto se uno riesce a capire se può essere utile portarsi nella bara lo spazzolino e la biancheria di cambio, figuriamoci se, di fronte a uno che si è appeso al collo un cartello con scritto "non valgo niente", ci si può fermare e chiedergli "scusa, è vero che non vali niente o sei solo molto modesto?", "forse non vuoi correre il rischio di deludermi?", "stai cercando di dirmi che in fondo nessuno vale niente?", "lo fai solo per non mettere in soggezione gli altri perché, in realtà, sei un genio?", eccetera, eccetera, eccetera. Naturalmente la risposta a tutte queste domande è una sola: "chi se ne frega". Non c'è tempo. Se uno ci tiene tanto a passare per una nullità, avrà le sue buone ragioni.
Quindi la prima fondamentale legge di ogni teoria sulla presunzione è questa:

N.1. Il mondo è dei presuntuosi e meno male.

Da ciò segue immediatamente un corollario di una certa importanza: se un mansueto è in una posizione di rilievo i casi sono due: o è un ipocrita o ha due tette enormi.

N.28. Il presuntuoso non si fa mettere i piedi in testa.


Scusa hai d'accendere?

Non si può fumare.

Certo...

È vietato.

Dimmi solo se hai d'accendere, il resto sono fatti miei.

Veramente il locale è mio.

Questo cesso?

Proprio.

Complimenti, hai d’acc --

Ora levati dalle palle.

Fei un baftavdo...

Fuori.

Fì.


Un errore comune è confondere il presuntuoso con lo spaccone. Entrambi hanno un'altissima stima di sé, ma mentre il primo la limita all'ambito intellettivo, il secondo la estende a quello fisico, con spiacevoli conseguenze per la propria salute. È stato calcolato che lo spaccone ha una vita media di circa trentadue anni, dopo di che decade in un presuntuoso più 36 particelle odontoiatriche.

N.131. Il presuntuoso ha sempre ragione.

Dimostrazione.
Immaginiamo un'ipotetica conversazione fra un presuntuoso (PRE) e un pusillanime (PUS) e supponiamo per assurdo che il presuntuoso abbia torto. PUS cercherà gentilmente di far emergere le contraddizioni di PRE con sottili perifrasi, elaborati eufemismi, similitudini di similitudini di similitudini e riempiendogli generosamente il bicchiere nella speranza di ottenere la sua benevolenza. Ora, poiché i presuntuosi reggono l'alcool benissimo (teorema N. 61), PUS si sbronzerà, mentre PRE cambierà discorso inopinatamente e capziosamente più e più volte finché giungerà ad affermare: "Hegel non sapeva sciare", verità incontrovertibile e mai confutata nemmeno dal diretto interessato.
Con questo si conclude la dimostrazione, poiché il caso di un dialogo fra due presuntuosi è vietato in natura.


L'originale si trova qua: http://comablog.splinder.com/

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