mercoledì 10 settembre 2008

La terra sotto i miei piedi

Passo dopo passo, un po' come accadeva in quei vecchi videogiochi in cui il terreno sulla mappa compariva via via che lo esploravi, il pavimento di casa comincia a prendere forma. Mattonelle leggermente ruvide, un po' smussate ai bordi in modo da non essere troppo precisini (perchè non mi si addice proprio per niente questo aggettivo), e fuga tra l'una e l'altra abbastanza grande per dare quel tocco di rustico che non mi dispiace affatto. L'unico problema, lo so, è che purtroppo la polvere e la sporcizia si insinueranno tra queste fughe con una facilità micidiale e inversamente proporzionale alla facilità con cui si riusciranno a pulire. E' un difetto che sapevo già quando ho detto ai muratori di installarle (si può usare un termine del genere per indicare il piastrellare una casa? Risorse della casa: Pannello di controllo: Installa Piastrelle ?) con così tanta distanza l'una dall'altra; ma in fondo, come si sul dire, chi bello vuole apparire qualche pena deve soffrire. E la mia pena sarà quella di spaccarmi la schiena e smadonnare come un indemoniato ogni volta che mi metterò in testa di pulire il pavimento. Fortuna vuole che le mattonelle sembrano già sporche di loro e quindi penso che passerò un bel po' di tempo prima che mi prenda lo schiribizzo di pulirle.
Per ora il nuovo pavimento si staglia sulla stanza che diventerà lo studio e sulla nuova camera da letto, dopo che qualche giorno fa ho fatto il trasloco dalla ex-camera da letto alla nuova, spostando tutto quanto, comprese librerie e scrivania, letto e comodini vari.
Devo dire che quando mi sono ritrovato in mezzo alla stanza dove per anni e anni ho dormito (e dove da piccolo ho pure rischiato di morire in un incendio maldestro [un giorno magari parlerò anche di questo]), con solo il poster di Revenge of the Sith e Garden State appesi alle pareti, mi sono reso conto tutto d'un tratto di quanto fosse, ed è, piccolo quello spazio privato che ero riuscito a ritagliarmi. Finiva il letto e dopo pochi centimetri c'era subito la libreria attaccata al muro, tanto che dal letto potevi tranquillamente prendere un libro; ora col cavolo che dal letto riuscirei a prendere un libro: tra il materasso e la libreria ora c'è come un grande fossato che difende i libri.

1 commento:

Abby ha detto...

in bocca al lupo per i pavimenti (e preparati al mal di schiena post-pulizia, io t'avviso...)!!
attento a non cadere nel fossato, mi raccomando!