martedì 17 novembre 2009

appendice #1 all’apocalisse #28

Ognuno ha una sua precisa realtà interiore attraverso osserva comprende ed elabora ciò che è all’esterno. Chiamiamola banalmente visione del mondo. Ma è una visione parziale del proprio mondo. Nessuno può avere una visione del mondo. La visione del mondo sarà sempre per forza la visione del nostro mondo. Quindi sarà sempre una visione. Le persone come le vediamo, anche quelle che in qualche modo ci sono vicine saranno sempre comunque una proiezione (nei migliori dei casi vicina alla realtà, ma realtà che in realtà non esiste perché anch’essa visione personale di altrui sé) di quello che sono, ne deriva che nessuno comprende in realtà nessuno, al di là di quello che con gli strumenti cognitivi che possiede (personali), e solo quelli, riesce a comprendere, carpire. Quindi tutto ciò che osserviamo è virtuale e banalizzando nessuno conosce nessuno.

William Dollace

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