martedì 16 marzo 2010

Unità Sanitarie Locali

Per tredici anni tredici ho fatto mangiare ragazzini dentro in pratica ad un garage, prendendo in giro le unità sanitarie locali prima ancora che cominciassero a farsi chiamare aziende. Ho preso a calci sgabelli e mi sono fratturato piedi, ho fatto divertire e mi sono divertito non lo metto in dubbio, ma non è per caso questo quello che cerchiamo di fare tutti? Ed ora: sentirmi dire cosa fare e cosa non fare, non tanto per evolversi o mettere le ali, cercare di sfiorare il sole, non so se mi sono spiegato, ma solo per cercare di stare a galla il più possibile, farmi trascinare dalle acque, mica tanto, solo questo. No grazie, ma non ci sto. E non è presunzione, non la voglio, per l'amor di Dio, e non vorrei neppure che qualcuno lo pensasse; ma è per il semplice motivo che so già quello che mi aspetterebbe, ad andare avanti per questa strada: mi mancherebbe l'ossigeno, l'aria. E quando dico ossigeno e quando dico aria capite bene quello a cui mi riferisco.
Non mi resta che andar via, non certo voltando le spalle, ma sai, tu lo sai: io non voglio prometter guerra a destra e a manca, ci mancherebbe altro, tu lo sai, lo sai. Me ne resterò a riva a guardare scorrere il fiume. Io lo so, tu lo sai. Un giorno o l'altro ci rivedremo ancora. Io sarò seduto su un sasso immerso nell'erba della riva. Io lo so, ma lo sai pure tu. Non nascondiamoci dietro un dito.
Ed è normale, dico io, trovarmi nell'ombra appena dopo aver finito di scaricare, non merce ne canzoni o film illegali, ma scaricare. E quando dico scaricare capite bene a cosa mi riferisco. In fondo è stata casa mia, ci ho vissuto così tanto tempo, passando le notti a riverniciare muri e pareti, giocando a guidare tra le buche di una strada tutta scassata e traballante, a disegnare serrature giganti e gigantesche, a viaggiare in su e in giù con un Vespa spenta. Mi par pur normale scaricare, in fondo, no?
E' solo che dell'aria per sopravvivere ce n'è bisogno, ce n'è bisogno quasi quanto l'acqua o ancor più dei soldi; perché è proprio quella che porta ossigeno nei polmoni, che permette di assimilare in quantità industriale questo speciale carburante che poi sputo e sputiamo fuori in anidride carbonica da una bocca non catalitica. E quando dico aria e quando dico ossigeno capite bene quello a cui mi riferisco. Vero? Davvero.

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