mercoledì 12 settembre 2012

The Woman in Black

Harry Potter è cresciuto, anche se nei primi del novecento,  e cerca di fare paura. Si è sposato, ha avuto un figlio, ma la moglie è morta durante il parto. In questa tragica situazione si trova straziato dal dolore e rischia pure di perdere il lavoro per quanto apatico si ritrova a essere. Come ultima opportunità gli viene imposto di cercare di fare luce riguardo le ultime volontà di un’anziana signora con residenza in mezzo al mare. Alta marea e bassa marea, Mont Saint Michel caduta tra le nebbie inglesi.
Il compito non sarà dei più facili, visto che il nostro protagonista tutto impettito inciamperà negli intricati ingranaggi di una specie di maledizione familiare. A farne le spese i bambini del villaggio. E lui non aveva un bambino?
La fotografia è scura, e il filo lungo cui dovrebbe aggrapparsi la tensione sembra essere steso bene, ma nonostante questo il film non convince proprio del tutto. Si ricorda, è vero, non passa nell’indifferenza, ma alcuni punti fanno storcere un po’ il naso, anche se durante la visione tra gli spettatori si instaura il classico rapporto di film horror e uniti si riesce a soprassedere a questi piccoli dettagli.
La cosa brutta, e il qui quadrato Radcliffe dovrà essere bravo a riuscire a scrollarsi di dosso questa cosa, è che ci si domanda sempre come mai Harry Potter non estragga la bacchetta e non risolvi la situazione con una qualche formula magica. Sig!

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