venerdì 7 dicembre 2007

Neurone

Termine con cui si definisce il tipo cellulare che compone, insieme alle cellule gliali, il tessuto nervoso. Il neurone è caratterizzato da una struttura altamente polarizzata evolutasi per favorire la ricezione, l’integrazione e la trasmissione degli impulsi nervosi.

Anatomia
La parte centrale del neurone è costituita dal corpo cellulare, anche detto soma o pirenoforo, in cui risiedono il nucleo e gli altri organelli deputati alle principali funzioni cellulari (Apparato di Golgi, neurofilamenti, neurotubuli, granuli di pigmento, sostanza tigroide, mitocondri, nucleo,reticolo endoplasmatico liscio e rugoso). Le cellule nervose presentano poi all'interno del soma una zona che, in presenza di coloranti, si colora a macchia di leopardo. Questa zona assume il nome di Zolla di Nissl o Sostanza Tigroide,che rende la cellula nervosa ancora più riconoscibile da una sezione istologica. Dal corpo cellulare hanno origine prolungamenti citoplasmatici che conferiscono al neurone le proprietà di eccitabilità e conducibilità che sono i dendriti e il soma, che nel complesso costituiscono i neuriti del neurone. I dendriti, dal greco dendròn=albero (biologia)|dendrite]], hanno diramazioni simili ad un albero. Attraverso i dendriti, il neurone riceve il segnale da neuroni afferenti e lo propaga in direzione centripeta (verso il pirenoforo). La complessità dell’albero dendritico rappresenta uno dei principali determinanti della morfologia neuronale e del numero di segnali ricevuti dal neurone. A differenza dell'assone i dendriti non sono dei buoni conduttori dei segnali nervosi i quali tendono a diminuire di intensità. Inoltre i dendriti si assottigliano fino a punto terminale e contengono poliribosomi . Dal polo opposto ha origine l'assone che conduce il segnale in direzione centrifuga verso altri neuroni. L'assone è invece un ottimo condutore grazie agli strati di mielina, ha un diametro uniforme e non contiene ribosomi, quindi qui non avviene sintesi proteica. La parte finale dell’assone è un’espansione detta bottone terminale. Attraverso i bottoni terminali un assone può prendere contatto con i dendriti o il corpo cellulare di altri neuroni affinché l’impulso nervoso si propaghi lungo un circuito neuronale.

Gli assoni delle cellule del sistema nervoso periferico sono ricoperti da due membrane protettive, che isolano l'assone impedendo la dispersione degli impulsi elettrici. La membrana più esterna prende il nome di neurolemma o Guaina di Schwann, quella più interna di guaina mielinica. Lungo il neurolemma sono presenti delle strozzature dette nodi di Ranvier in corrispondenza dei quali la guaina mielinica si interrompe.

I neuroni del Sistema Simpatico (che trasmettono cioè impulsi elettrici a muscoli involontari) non presentano in genere la guaina mielinica, mentre altri neuroni mancano invece del neurolemma (Ad es. il nervo ottico)

Possiamo suddividere i neuroni in base a :

1) numero di neuriti (assoni e dendriti)

Neuroni Unipolari se presentano solo l'assone (Il dendrita è stato inglobato nella struttura dell'assone).
Neuroni Bipolari se presentano un assone e un solo dendrita.
Neuroni Multipolari se presentano un assone e molteplici dendriti.
2) numero di dendriti (due ampie classi a seconda della forma):

Cellule Piramidali a forma di piramide.
Cellule Stellate a forma di stella.
3) alle connessioni :

Neuroni sensitivi primari .
Motoneuroni .
4) alla lunghezza dell'assone :

Neuroni di tipo I del Golgi (neuroni di poiezione) lunghi assoni.
Neuroni di tipo II del Golgi (neuroni a circuito locale) assoni corti.
5) al neurotrasmettitore

Trasmissione dell'impulso elettrico
La struttura intervallata della guaina mielinica permette all'impulso elettrico di "saltare" da un nodo all'altro ed essere trasmesso così più velocemente da neurone a neurone. Si parlerà,in questo caso di conduzione saltatoria,mentre per l'impulso che viaggia su tutta la fibra si parlerà di conduzione puntiforme;quest'ultima è tipica dei nervi periferici(presenti per es.negli arti) Gli impulsi elettrici (Spike) sono generati grazie ad un meccanismo di polarizzazione e depolarizzazione della membrana del neurone, che agisce con un movimento ondulatorio.Si parla infatti di onde polarizzatrici e depolarizzatrici che si susseguono all' interno delle fibre. Il sistema garantisce la propagazione degli impulsi elettrici (Spike) lungo l'assone, con una velocità di circa 100 m/s. Si definisce frequenza di scarica o frequenza d'innervazione del neurone, il numero di Spike al secondo, (Fi=Spike/s).

Possiamo suddividere i neuroni in tre tipi,in base alla modalità di trasmissione dell'impulso:

Neuroni sensoriali (neurone afferente): partecipano all'acquisizione di stimoli, trasportando le informazioni dagli organi sensoriali al sistema nervoso centrale
Interneuroni(neurone con ingresso un neurone ed uscita un neurone): all'interno del sistema centrale, integrano i dati forniti dai neuroni sensoriali e li trasmettono ai neuroni motori (Motoneuroni).
Neuroni efferenti: in ambito neuranatomico si tende a distinguerli in somatomotori o visceroeffettori.
I primi innervano la muscolatura striata volontaria dell'organismo, tra essi esiste una ulteriore sottoclassificazione in motoneuroni α (alfa), ossia responsabili dell'effettiva contrazione delle fibre muscolari striate, e motoneuroni γ (gamma), che innervano organi sensoriali propriocettivi detti "fusi neuromuscolari" intercalati nellacompagine muscolare. I secondi (visceroeffettori) danno origine a fibre dette omonimamente visceroeffettrici, ma meglio definibili come pregangliari poiché esse mettono sempre capo ad un secondo neurone localizzato in un ganglio simpatico o parasimpatico, da cui origina la fibra postgangliare; tali neuroni agiscono nell'ambito delle risposte involontarie o viscerali a determinati stimoli (costrizione della muscolatura liscia, secrezione ghiandolare...).

Malattie
Il deterioramento della mielina presente nel nevrasse, a causa di un errato comportamento del sistema immunitario, provoca la sclerosi multipla (che porta ad una progressiva perdita della capacità di condurre i messaggi, del controllo muscolare e della funzione cerebrale).

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