martedì 29 gennaio 2008

Into The Wild


Meglio dire tutto subito e togliere di torno qualsiasi dubbio: questo è un gran bel film, il fatto che non sia stato candidato all'oscar è uno scandalo che mi ha fatto rivalutare una volta di più questa specie premio. Come si fa a nominare Espiazione o non Into The Wild? Ma lasciamo perdere...
Storia reale, triste non tanto per il finale ma per come vi si arriva. Grandi paesaggi e vaste atmosfere, tant'è che quando Christopher (il protagonista) si trova verso metà pellicola e tornare in una metropoli, quasi dà fastidio agli occhi.
Il viaggio, inteso come ricerca di una propria identità, sfocia così in Alaska, il punto di arrivo dove Chris trova la risposta che cercava; ma sono le varie tappe che forse lo formano più del lungo periodo di "esilio" volontario nelle terre selvagge. In ogni luogo dove si ferma ha la possibilità di conoscere persone, di instaurare conoscenze, ricevere e dare qualcosa da e a chiunque.
Il film è lungo, ma non lo si sente minimamente. Uno dei migliori visto di recente.

Ps. Piccola curiosità: la colonna sonora firmata da Eddie Vedder. In America è stata accolta come un evento, il primo disco solista del cantante dei Pearl Jam, atteso dai tempi di No Code, datato 1996. Tutte le canzoni si intrecciano al film, e non sono semplici accompagnamenti musicali, fanno proprio parte del modo di raccontare la storia. Cosa più unica che rara in Italia hanno deciso di tradurre con i sottotitoli i testi delle canzoni.

Giudizio: Cinema

  • Cinema ==> Da vedere assolutamente, correre al cinema
  • Dvd ==> Da vedere, ma si può aspettare il noleggio
  • Tv ==> Niente di esaltante, se proprio si deve vedere aspettare il passaggio in tv
  • Passeggiata ==> Perdibilissimo. Andate pure a fare una passeggiata.. anche sotto la pioggia

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