lunedì 7 dicembre 2009

Dentro e fuori le mura

Lucca è rimasta Lucca ma si è ingrandita perchè si è ingrandito il concetto di città. Dentro le mura e fuori le mura. Dove le strade si incrociano e i pedoni le attraversano. Gente con cani sotto il cappotto, luci appese agli alberi, lacrime celesti chiare grondanti dai rami, vicino alle piste ghiacciate dove gente priva di freddo danza chi con musica, chi con grazia, chi senza freni, traballa da una gamba all'altra, rischia di cadere, rimane in piedi, sveste la paura di quel cielo grigio che non piove ma tinge di gelo. E' il rumore delle persone con brusio incessante di passi su tacchi, scarpe basse, scarpe alte, stivali, ballerine, soldati di piombo senza gambe saltellano da un posto all'altro, da una piazza vuota ad una piazza stracolma di libri e foto e insegne e indicazioni e bagni pubblici nascosti nelle strade più sperdute, accanto a trattorie popolari con prezzi certo poco popolari. Le ombre in terra ci trasformano in areoplani pronti al decollo, panettoni da mangiare caldi, dolci da consumare, sigarette fumanti con il fiato non di tabacco fuori dalle labbra chiuse sottili tra denti e denti in sorrisi stretti lamelle di telai funzionanti in rumori striduli che tessono sempre le stesse tele in contorni diversi ieri oggi e domani per sempre così come la luce di questo giorno: si sta spegnendo, piano piano. Andiamo a vedere le cartiere illuminate a festa, i festoni appesi tra le ciminiere lungo le autostrade, a sbandare non appena il cd balla un po' e le bruciature sulla voce di Bob Dylan fanno prendere colpi apocalittici al cuore appena sotto una costola ancora dolorante.

E dentro le mura ci sono fate folletti gnomi, creautre magiche che indicano la direzione giusta, da prendere per indossare la magia. Indossarla e spogliarsi di tutto il resto perchè la magia c'è già sotto pelle, nascosta magari da uno strato più o meno sottile di grigio. Per mandarlo via basta un soffio, per risplendere di nuovo di preziosità, che magari non è argento ma presto potrebbe diventare rubino.

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