lunedì 21 dicembre 2009

La staticità come espressione dello stato d'animo

a volte non è importante quello che fai - è buffo dirlo perchè alla fin fine si pensa sempre il contrario - quanto invece quello che NON fai. il non volersi cambiare, ad esempio, lo svegliarsi la mattina e indossare sempre gli stessi identici vestiti del giorno prima: è sintomatico di uno stato d'animo.
ogni volta che si strappavano i pantaloni, quando qualche buco qua e là si formava a causa del troppo alzarsi e sedersi e alzarsi e sedersi di nuovo, lui accoglieva l'evento come un funerale. sapeva che quello era un segno, un avvertimento per prepararlo al giorno ormai imminente quando avrebbe dovuto prendere quei pantaloni e portarli a cucire, a rattoppare. quando questo avveniva doveva inizare a riorganizzare le idee, a sistemarle, prenderle con cura e appoggiarle da qualche parte; prepararsi psicologicamente al cambio di pantaloni. questo era un piccolo terremoto nelle sue abitudini, un sisma che lo obbligava a fare, ovvero a scegliere un nuovo paio di pantaloni da indossare.

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