mercoledì 16 dicembre 2009

Pier

Cazzo, virgola, punto, tre punti, sospensione e punto e virgola! Vorrei buttare giù qui tutta una serie di tue citazioni ed urlarle contro il cielo per vedere se mai riuscissi a fartele arrivare, a rimettertele in bocca e premerle a forza pulsante contro il tuo petto per farlo di nuovo andare su e giù su e giù, su e giù. Prendere tutte quante le tue parole e copiarle qui sotto per andare in eterno, un foglio lungo mille fogli e passa, oltre, oltrepassare il limite consentito, e sentire le mani dolere al suono del dolore dei tasti battuti e combattuti nel solcare le lettere che hai scritto e che non hai inviato ma allo stesso tempo hai inviato a tutti. Perchè quelle lettere e quelle parole e quelle storie e quel tutto ha riempito in pieno e tracimato oltre i confini tutto quello strano periodo che è stata l'adolescenza, portandosi dietro gli umori e i suoni, nonché i sapori che mai si scorderanno, per rimanere sempre in bocca, liquidi sulla lingua, ad accompagnarti da qui ai giorni e mesi, anni, come un fantastico bacio di cui ci siamo baciati una volta.

Pier Vittorio Tondelli
14 settembre 1955 – 16 dicembre 1991

Perché tu ti perdi nel tuo amore, ti abbandoni nel tuo amore [..] tu vuoi completamente perderti nelle braccia dei tuoi amanti, dimenticarti, innestarti su di una storia meravigliosa proprio perché non tua. Ma noi siamo macchine e l'unico modo per non soffrire dell'amore è lasciare che le storie ti sfiorino, ti accarezzino, ti penetrino quel minimo che è possibile. Non puoi voler di più. E' impossibile voler di più. Devi lasciarti solamente sfiorare dal tuo amore, se fai tanto di alimentarlo bruci, come stai bruciando ora.

Le occasioni della vita sono infinite e le loro armonie si schiudono ogni tanto a dar sollievo a questo nostro pauroso vagare per sentieri che non conosciamo.

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